Storia

dal Quaderno del Canaletto
Secondo la tradizione, fu innalzata nel 639 da San Magno di Oderzo a cui era apparsa la Vergine dalla vaga forma, la quale gli indicò tale luogo per l’erezione della chiesa a lei dedicata. La sua realizzazione venne finanziata dalla famiglia patrizia Tribuno, e prese il nome di Purificazione della Beata Vergine.
Ma già da allora prese l’attuale nome per la vaga forma della Madonna apparsa al Santo. Ovviamente questa è un insieme di storia e leggenda, perché i primi documenti scritti risalgono al 1060.
La chiesa venne rinnovata nell’864, e dopo un incendio nel 1106.
L’antico schema a croce greca venne mantenuto in tutti i restauri fino al XV secolo.
Trovandosi in stato di decadenza venne ricostruita nel 1492 da Mauro Codussi, già autore di altre chiese a Venezia, seguendo lo stile del primo Rinascimento.
Una volta l’anno il Doge si recava in preghiera in questa chiesa, nel giorno della Purificazione di Maria, per ricordare la liberazione da parte del doge Pietro III Candiano di dodici fanciulle rapite dai pirati.
Da tale evento nasce anche la Festa delle Marie, festa popolare ancora presente a Venezia, che prese il nome di Festa de le Marie de tole, perché portate a braccia su tavole di legno.